CONDOMINY
Stiamo costruendo un condominio:
sarà un palazzo fatto di stanze vicine o lontanissime.
Lo stiamo progettando grandissimo,
potrebbe occupare l’intero Universo, se lo volessimo.
Lo faremo solido e bellissimo.
E ci metteremo comodi,
perché anche rimanendo fermi si può andare dappertutto.
Con questo annuncio, straripante di entusiasmo, nel maggio 2018, è nato Condominy.
Condominy, come il nome suggerisce, è un condominio. È un edificio immaginato, e insieme reale, pensato e costruito su misura per e con i suoi abitanti: i ragazzi del Progetto Giovani dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
Nei periodi in cui le terapie costringono all’isolamento, il tempo a disposizione può sembrare troppo e lo spazio troppo poco. Molti dei ragazzi, per le terapie, vanno e vengono da Milano, altri, a causa della malattia, hanno perso le coordinate del mondo come lo conoscevano e sono in cerca di nuovi punti di riferimento.
Condominy è per tutti loro.
Da qualche parte nell’Universo, nel punto esatto in cui l’arte cerca di rispondere alle esigenze del reale, si scorge un edificio.
Ha una forma bizzarra, tanto che ancora stiamo provando a disegnarla. Però non abbiamo dubbi: è solido. Ha le basi negli abissi, una cantina, un montacarichi e molte altre stanze, disposte più o meno regolarmente sino al 12° piano, punto in cui, improvviso, si lancia dritto in cielo per raggiungere il 239° piano.
I suoi abitanti, a oggi, sono 17 più un’ospite, e sono tutti giovani. Ciascuno, dalla propria stanza, ovunque essa sia, è parte di questo unico e grandissimo edificio. Condominy è un bene comune che prova, nei limiti, a rispettare gli usi e i costumi di un effettivo condominio. E ha ben due portinaie (Cristina Pancini e Paola Gaggiotti, artiste). Serviva spazio per parlare, così, abbiamo costruito una Terrazza. Una pagina segretissima su Facebook che conserva le tracce dei nostri incontri: un impasto enciclopedico di immagini, opere d’arte, parole, film e musica.
Lì, è nata la playlist condominiale, tanto eclettica da farci cantare tutti.
Quando la voglia e il bisogno di incontrarci, anche fisicamente, si sono resi indispensabili, ci siamo seduti su un’altra Terrazza:
è sempre aperta e si trova al settimo piano dell’Istituto Nazionale dei Tumori a Milano, negli spazi del Progetto Giovani.
Per “parlare a bassa voce” invece, siamo passati per la chat. Si affaccia sulle stanze, tanto quanto basta per raccogliere timidezze, dubbi e confidenze, utile per velocizzare le comunicazioni e poi riversarle negli spazi comuni.
La cadenza del nostro costruire è stata scandita da vere e proprie Assemblee Condominiali: avvisi curiosi, proposte gentili e domande importanti che hanno spinto gli inquilini a uscire dalle proprie stanze per andare in Terrazza a stendere, davanti a tutti, visioni e pensieri. Il 4 giugno 2018 è stata convocata la prima. Nell’ordine del giorno si leggeva: “La costruzione di un Condominio, prima di tutto il NOME”. Ne abbiamo raccolti una trentina, accompagnati da altrettante riflessioni, e li abbiamo posati a terra: siamo molto fieri di avere delle pietre miliari così belle. Tra tutte, abbiamo scelto Condominy, un nome che sembra inglese ma che inglese non è, e che ci è parso tanto aperto da contenerci tutti.
Da allora di Assemblee ne abbiamo indette tante e, grazie al lavoro collettivo, l’edificio è diventato grande.
Dopo il nome, è stata la volta delle stanze: hanno la forza dei desideri, esaltano la libertà dell’immaginazione, si radicano sui rarefatti confini tra realtà e fantasia e, soprattutto, sono un esempio di vera architettura a misura d’uomo.
Ogni abitante ha ideato la propria.
Con la voglia di trasformare i racconti in realtà, o almeno, di avvicinarci più possibile a essa, nel settembre 2018, abbiamo chiesto aiuto a chi di queste cose se ne intende: dei veri e propri architetti. Lo studio casatibuonsante architects ha ascoltato e valutato con sensibilità le richieste dei giovani “clienti” e ha tentato di fornir loro risposte progettuali più possibile aderenti e concrete. Affiancati dal sapiente lavoro del modellista Matteo Candiani, del fotografo Louis De Belle e della grafica Roberta Cesani le stanze dei ragazzi hanno preso una forma e tanti colori.
Con la smisurata ambizione di costruire un giorno un vero e proprio palazzo, abbiamo compiuto un’impresa che ci è parsa altrettanto monumentale: contenere tutto questo grande e insolito edificio nel libro che, se volete, potete scaricare qui di seguito.
Prego, c’è posto per tutti, anche per voi, nostri ospiti finché lo vorrete, perché crediamo nel rispetto delle singolarità e abbiamo fiducia che gli incontri tra persone, differenti per età, origine e interessi siano una risorsa fondamentale con cui costruire una società attenta, intelligente e sensibile.
Una società che vorremmo fosse comoda, proprio come Condominy cerca di essere.
Voi che avete la fortuna di entrare, scoprirete quanto lontani si possa andare pur restando in una stanza.
Vi commuoverete davanti ai paesaggi vivissimi di una straordinaria finestra, vi tufferete da un’altra e da un’altra ancora viaggerete nel Mondo; nuoterete in acque che calmano; consegnerete i vostri desideri a cieli pieni di stelle e amerete ancor di più la sera. Dubiterete della vostra vista; ascolterete la musica accompagnarsi con l’umore e il ritmo incontenibile di una palla da basket, il rombo di una moto e anche quello di un’auto. Forse qualcuno vi taglierà la strada in bici, forse qualcuno vi piomberà addosso scendendo da un curioso montacarichi ma, poco dopo, qualcun altro sarà pronto a cucinare per voi o a offrirvi una birra. Se vi sederete a parlare, non spaventatevi per l’intensità delle domande. E non scandalizzatevi per il disordine, perché a noi, a volte, piace.
Cari ospiti, qui sulla soglia non vi chiediamo di togliere le scarpe, semmai di essere pronti a riempirvi gli occhi con panorami straordinari, tanti quanti sono gli abitanti di Condominy.
Le porte sono spalancate. Benvenuti.
N.B. Per favore, chiacchierate sulle scale.
Se volete, potete scaricare i pdf del libro e del poster di Condominy
cliccando sulle immagini qui sotto:
CONDOMINY
Il libro Condominy è un progetto dei ragazzi del Progetto Giovani, Pediatria Oncologica, Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano
Da un'idea di Cristina Pancini
in dialogo con Paola Gaggiotti
in collaborazione con casatibuonsante architects
Coordinamento artistico: Paola Gaggiotti
Testi: Andrea Ferrari, Maura Massimino, Elena Pagani Bagliacca, Laura Veneroni, Cristina Pancini, Antonio Buonsante, Federico Casati, Paola Gaggiotti Alessandro, Andrea, Anna, Davide, Elena, Giacomo, Giovi, Jari, Martina Ch., Martina Ci., Mary, Matteo Davide, Mirko, Nicodemo, Rebecca, Silvia, Viola, Yumi
Coordinamento editoriale: Studio Boîte
Modelli in carta: Matteo Candiani
Fotografie: Louis De Belle
Realizzazione grafica: Roberta Cesani
Editore: Boîte Editions, Lissone (MB)
Tipografia: Litogì, Milano ISBN 9788894385168
© 2020, Associazione Bianca Garavaglia Onlus, gli autori dei testi e gli autori delle fotografie Un particolare ringraziamento all'Associazione Bianca Garavaglia Onlus, Fondazione Alta Mane Italia e a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del lavoro.