LA TERRA È BASSA
Telefono portatile e amplificatore elettrico
Esperimento per mescolare e amplificare intimità
2019, Donori e luoghi sparsi in Continente
A Donori, che è in Sardegna a una trentina di km
da Cagliari, c'è il Bar Tazza d'oro Snack.
E' l'unico punto di ritrovo.
Sta aperto tutto il giorno
(dalle 6 di mattina alle 2 di notte).
La mattina è frequentato soprattutto da donne,
il pomeriggio e la sera da uomini più o meno giovani.
Ci si siede e si parla. Accanto al Bar Tazza d'oro Snack c'è il Municipio. Sul suo tetto svetta il bando,
un amplificatore elettrico usato per diffondere comunicazioni pubbliche piuttosto formali.
“ Ciao, come stai?
...
Sono a Donori, in Sardegna.
Sono qui per Contemporary,
festival di arte di avanguardia.
Devo dirti una cosa importante:
adesso ci sta ascoltando l'intero paese,
le nostre voci sono diffuse
dall'amplificatore del Municipio.
Se ti disturba ci sentiamo in un'intimità differente, altrimenti, se sei d'accordo,
ti spiego perché ti sto chiamando.
…
Sono arrivata a Donori il 16 notte
e, nei due giorni successivi, invece di visitare il paese sono quasi sempre rimasta chiusa nel bar.
Ero curiosa di farmi raccontare il paese da chi ci vive. Ho raccolto molte informazioni, opinioni e storie.
Ti chiamo perché mi piacerebbe far conoscere anche
a te qualcosa di Donori, attraverso i racconti
di alcuni dei suoi abitanti. Ti chiedo di scegliere uno
tra i temi che sono emersi: l'origine del nome Donori, come gli abitanti vedono il paese, storie di partenze
e di ritorni, il lavoro, il rapporto tra i giovani
e gli anziani, il tempo libero.
...”
Telefonate
22 agosto 2019
Caterina, Irene e Alessandra
23 agosto 2019
Sonia, Federico, Alessia e Gianni
24 agosto
Tonina, Sara, Michela e Luca
Arrivano esatte le parole di Claire Bishop
(Museologia radicale, 2017), rimescolate qui:
La terra è bassa ha ben chiara l'importanza sociale
di certe narrazioni, di certe vicende marginali, mescolate e amplificate per poter immaginare
nuove prospettive e altri futuri.
La terra è bassa è un progetto realizzato in seno
a Contemporary Festival 2019, a cura di Maurizio Coccia e Roberto Follesa.