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Nel febbraio 2014, Cristina trascorre un mese a Lipsia, a casa di Natasha, una giovane donna russa: qui si confronta con lo spazio privato altrui, connotato da oggetti e memorie a lei sconosciute. 

Guidata dalla curiosità, scruta gli oggetti e attribuisce loro una vita, una possibile storia. Fra le tante suggestioni nota la ricorrenza di immagini di fiori e ne è così incuriosita da iniziare a disegnarne alcuni e lasciarli a Natasha. 

Carota selvatica, fiordaliso selvatico, malva, camomilla, orchidea selvatica, bottone d’oro, zafferano selvatico. Il disegno incorniciato e appeso sopra al letto, in alto, vicino alla finestra è accompagnato da una lettera, lasciata sul tavolo con l’invito alla sconosciuta ospite russa a fare ciò che vuole con quel regalo. 

Nei mesi seguenti, in luoghi lontani da Lipsia, in attesa di una risposta, rivelatasi poi reticente da parte di Natasha, Cristina continua a disegnare fiori.

Un libro ha raccolto le tracce di questa storia, l’intreccio di luoghi, di identità e di culture diverse avveratesi nella fortuita presenza di un fiore.  

(Nothing But) Flowers è così diventato un libro d'artista, un diario di geografie e cronologie dilatate che si svolge tra Lipsia, Milano e la Toscana, dal 2014 a oggi.

Caratteristiche tecniche del libro  

Titolo: (Nothing But) Flowers 

Testi e illustrazioni: Cristina Pancini 

Tiratura: 75 esemplari numerati  

Carta: Magnani di Pescia 120 gr. 

Rilegatura: cucitura a mano 

Editori: Boîte Editions (Lissone) e Gli Ori | Editori contemporanei (Pistoia) 

Tipografia: Bandecchi e Vivaldi, Pontedera 

Pubblicazione: dicembre 2016 

(Nothing But) Flowers non è solo un libro d’artista bensì un progetto culturale che, accanto al primario obbiettivo di esprimere la ricerca artistica di Cristina Pancini, si è relazionato al sistema dell’arte contemporanea e a quello dell’editoria attraverso la sperimentazione di una strategia comunicativa e di finanziamento innovativa. 

A copertura del costo di produzione del libro, Boite Editions ha lanciato una campagna di crowdfunding, chiamata Blooming, che ha avuto la durata della primavera 2016 e ha metaforicamente condotto alla “fioritura” del libro: durante questo periodo, infatti, è stato possibile pre-acquistare le copie del libro, numerate e firmate dall’artista, accompagnate da un disegno, in copia unica, in cui è rappresentato un fiore scelto dall’acquirente. 

Tale forma di finanziamento si è rivelata molto di più che una strumentale richiesta di denaro in quanto ha instaurato un rapporto esclusivo fra l’artista e l’acquirente il quale è stato invitato a raccontare la motivazione della scelta, diventando, in parte, co-autore del libro d’artista e creando una grande narrazione che accompagna e completa a personale vicenda di Cristina. 

A oggi, si è scelto di mantenere private le motivazioni che accompagnano le scelte dei fiori.

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